L’assistente digitale di Ötzi
L’intelligenza artificiale al museo per un’interazione personalizzata con i visitatori e una gestione efficiente delle risorse
In occasione delle Giornate dei Musei Austriaci 2025 a Bolzano, interamente dedicate al tema “Intelligenza artificiale e digitalizzazione nei musei”, Elisabeth Vallazza, direttrice del Museo Archeologico dell’Alto Adige, ha presentato un esempio innovativo di applicazione concreta: il nuovo assistente digitale del museo.
Dallo scorso settembre, sul sito web del museo www.iceman.it è attivo un assistente basato su intelligenza artificiale, disponibile 24 ore su 24 per rispondere alle domande dei visitatori sul museo e su Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio. Il sistema è stato sviluppato in collaborazione con l’azienda bolzanina Factory Digital Transformation Hub e si fonda sulla tecnologia ChatGPT. L’obiettivo è quello di offrire ai visitatori informazioni rapide e affidabili, contribuendo al contempo a ottimizzare e alleggerire il lavoro del personale museale.
A differenza delle fonti online generiche o non aggiornate, l’assistente digitale fornisce risposte puntuali e sempre attuali direttamente dal museo – ad esempio su orari di apertura o prenotazioni. Il pubblico ha accolto con entusiasmo questa novità: a pochi giorni dal lancio, il servizio è già ampiamente utilizzato. Per mantenere alta la qualità delle informazioni, le risposte vengono verificate e aggiornate regolarmente.
«Questo assistente consente di offrire un’informazione interattiva e personalizzata, accessibile in qualsiasi momento e in grado di soddisfare la crescente richiesta di contenuti rapidi e pertinenti», sottolinea Vallazza. «Allo stesso tempo ottimizza l’impiego delle risorse nell’assistenza al pubblico, gestendo le richieste più semplici e liberando il personale per compiti più complessi.»
Con questa iniziativa, il Museo Archeologico dell’Alto Adige assume un ruolo pionieristico: sono ancora pochissimi i musei nel mondo a disporre di un servizio analogo basato su intelligenza artificiale.
Foto: Museo Archeologico dell'Alto Adige