RICERCHE ÖTZI E ALTRI TEMI ARCHEOLOGICI
Progetti di ricerca
2023-2025
Inventario, datazione e conservazione di campioni e materiali di rilievo archeologico dal complesso di reperti dell'«Uomo venuto dal ghiaccio»
Il progetto comprende la riunificazione, l’inventariazione, conservazione e datazione dei resti organici provenienti da progetti di ricerca, appartenenti al complesso dei reperti dell'Uomo venuto dal ghiaccio.
Direzione del progetto: Andreas Putzer, Museo Archeologico dell'Alto Adige
Partner del progetto: Istituto per lo studio delle mummie di EURAC research
Ente promotore: Museo Archeologico dell'Alto Adige
Finanziamento del progetto: Fondo di ricerca dei Musei Provinciali dell’Alto Adige, CUP H53C23000250005
Pubblicazione: in preparazione

2023-2025
Preserving the Past – Monitoraggio microbiologico della mummia e il suo corredo dal Giogo di Tisa
Il monitoraggio microbiologico ha lo scopo di garantire la conservazione della mummia e dei reperti associati. L’obiettivo è rilevare e valutare la carica microbica e l’attività metabolica, al fine di individuare eventuali rischi e definire le condizioni ottimali per la futura conservazione della mummia e dei reperti.
Direzione del progetto: Andreas Putzer, Museo Archeologico dell'Alto Adige
Partner del progetto:
-
Cornelia Lass-Flörl, Institut für Hygiene und medizinische Mikrobiologie, Universität Innsbruck (A)
-
Birgit Sattler, Institut für Ökologie, Universität Innsbruck (A)
-
Stefanie Scheerer, BioPhil Stuttgart (D)
Ente promotore: Museo Archeologico dell'Alto Adige
Finanziamento del progetto: Fondo di ricerca dei Musei Provinciali dell’Alto Adige, CUP H53C23000260005
Pubblicazione: in preparazione

2019
Panoramica e valutazione delle indagini radiologiche sulla mummia neolitica dell’Uomo venuto dal ghiaccio a partire dal 1991
Documentazione di tutti i risultati radiologici disponibili su Ötzi.
Direzione: Museo Archeologico dell’Alto Adige
Partner: Istituto di Medicina Evolutiva, Università di Zurigo (Frank Rühli, Patrick Eppenberger, Alexander Barthelmie); Università di Monaco di Baviera, Dip. Medicina legale (Oliver Peschel), Ospedale di Bolzano (Patrizia Pernter)
Promotore: Museo Archeologico dell’Alto Adige
Finanziamento: Fondo di ricerca SLM 2019 (CUP H54I9000530005)
Pubblicazione: parte I in preparazione per 2025

2017-2020
Iceman Conservation Project 2.0
Studio dello stato di conservazione dell’Uomo venuto dal ghiaccio e valutazione di possibili soluzioni future per la preservazione della mummia e dei suoi reperti.
Direzione: EURAC, Istituto per lo studio sulle mummie
Partner: Museo Archeologico dell’Alto Adige (committente)
Promotore: Museo Archeologico dell’Alto Adige
Finanziamento: Fondo di ricerca dei Musei Provinciali dell’Alto Adige (CUP H56C17000050005)
Pubblicazione: documento interno

2017
Esame di un cordino ritorto dell’Uomo venuto dal ghiaccio
Esame dettagliato del fascio di cordini rinvenuto nella faretra di Ötzi, allo scopo di determinarne il materiale, in precedenza ritenuto libro di tiglio e considerato inidoneo come corda d’arco. L’analisi fa parte di un progetto di ricerca finanziato dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS), in cui per la prima volta sono stati esaminati in dettaglio archi e frecce del Neolitico e confrontati con l’equipaggiamento di Ötzi. Il risultato è che, essendo costituita da tendini animali, tale fibra abilmente attorcigliata è perfettamente idonea come corda d’arco. L’attrezzatura da caccia di Ötzi è quindi da considerarsi la più antica del periodo neolitico conservatasi al mondo.
Direzione: Istituto di Scienze Archeologiche dell’Università di Berna (Albert Hafner)
Partner: Museo Archeologico dell’Alto Adige
Promotore: Museo Archeologico dell’Alto Adige, Istituto di Scienze Archeologiche dell’Università di Berna (Albert Hafner)
Finanziamento: Istituto di Scienze Archeologiche dell’Università di Berna (Albert Hafner), Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS)
Pubblicazione: Junkmanns, Jürgen / Klügl, Giovanna / Schoch, Werner / Di Pietro, Giovanna / Hafner, Albert: Neolithic and Bronze Age archery equipment from alpine ice-patches: A review on components, construction techniques and functionality. In: Journal of Neolithic Archaeology. 12.12.2019.

2016-2018
Esame degli attrezzi in selce e del contenuto del marsupio
Il contenuto del marsupio dell’Uomo venuto dal ghiaccio e gli utensili in selce sono stati analizzati in dettaglio nell’ambito di un progetto di ricerca interdisciplinare, con l’obiettivo di determinare con maggiore precisione l’origine della materia prima e di individuarne tracce di fabbricazione e utilizzo. Gli esiti di tale indagine hanno consentito di localizzare con maggiore precisione l’origine dei reperti. In particolare, la materia prima proviene dall’area compresa tra l’attuale Veneto e il confine con la Lombardia, a testimonianza di relazioni commerciali di sorprendente portata per un clan dell’Età del rame operante nella regione alpina meridionale, coincidente con l’attuale Alto Adige. Tali strumenti erano stati affilati fino quasi a esaurirne il materiale. Pertanto, negli ultimi giorni di vita, Ötzi non ha dovuto fare i conti solo con i suoi nemici, ma anche con una carenza di risorse materiali.
Direzione: Ursula Wierer, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
Partner: Simona Arrighi (Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente, UR Preistoria e Antropologia, Università degli Studi di Siena), Stefano Bertola (Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Ferrara), Günther Kaufmann (Museo Archeologico dell’Alto Adige), Benno Baumgarten (Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige), Annaluisa Pedrotti (Dipartimento di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Trento), Patrizia Pernter (Dipartimento di Radiodiagnostica, Ospedale Centrale di Bolzano), Jacques Pelegrin (CNRS—UMR 7055 Préhistoire et Technologie, MAE, Université Paris Nanterre).
Promotore: Museo Archeologico dell’Alto Adige
Finanziamento: Museo Archeologico dell’Alto Adige, istituzioni dei partner
Pubblicazione: Ursula Wierer, Simona Arrighi, Stefano Bertola, Kaufmann, Günther, Benno Baumgarten, Annaluisa Pedrotti, Patrizia Pernter, Jacques Pelegrin: The Iceman's lithic toolkit: Raw material. Technology, typology and use. In: PLOS one, 20.6.2018.

2016
Tracce di lavorazione e di utilizzo sulla lama dell’ascia
L’ascia di Ötzi è stata sottoposta a un nuovo esame microscopico, allo scopo di documentarne meglio le tracce di lavorazione, come la realizzazione dei bordi e degli angoli smussati del taglio, nonché la chiusura delle bolle di colatura. Sono state analizzate anche le tracce d’utilizzo, come la pressione dell’impugnatura curva sulla testa della lama o le intaccature sul taglio.
Direzione: Günther Kaufmann, Museo Archeologico dell’Alto Adige
Partner: Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige
Promotore: Museo Archeologico dell’Alto Adige
Finanziamento: Museo Archeologico dell’Alto Adige, Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige
Pubblicazione: in fase di pianificazione

2016
Analisi isotopica della lama dell’ascia
Questo progetto ha avuto per oggetto l’analisi del rame con cui è stata fusa l’ascia di Ötzi. La sua composizione chimica e gli isotopi del piombo forniscono informazioni utili per l’attribuzione della materia prima a uno specifico giacimento.
Sorprendentemente, è stata riscontrata una scarsa corrispondenza con il minerale dei giacimenti alpini, ampiamente analizzati in fase preliminare, riconducendo inequivocabilmente l’origine del materiale impiegato alla Toscana meridionale.
Direzione: Gilberto Artioli
Partner: Dipartimento di Geoscienze, Università degli Studi di Padova, Museo Archeologico dell’Alto Adige
Promotore: Museo Archeologico dell’Alto Adige
Finanziamento: istituzioni partecipanti
Pubblicazione (luglio 2017): Artioli G, Angelini I, Kaufmann G, Canovaro C, Dal Sasso G, Villa IM (2017): Long-distance connections in the Copper Age: New evidence from the Alpine Iceman’s copper axe. PLoS ONE12(7): e0179263. Link: https://doi.org/10.1371/journal.pone.0179263, supplemento (dicembre 2017): Artioli G, Angelini I, Kaufmann G, Canovaro C, Dal Sasso G, Villa IM (2017) Correction: Long-distance connections in the Copper Age: New evidence from the Alpine Iceman's copper axe. PLoS ONE 12(12): e0189561.

2018-2023
Val Senales. L’alta montagna quale spazio economico e di interazione per le comunità di villaggio preistoriche
Obiettivo di questo progetto di ricerca interdisciplinare è la ricostruzione dell’attività di pastorizia e alpeggio nell’arco alpino durante l’Età del bronzo e del ferro, nonché di una possibile spartizione territoriale in alta montagna da parte di coloni provenienti dalla Val Venosta (solo in Val Senales).
Negli ultimi anni, sono state condotte ricerche archeologiche sui roghi votivi della media Età del bronzo (ca. 1500 a.C.) nelle valli laterali della Val Senales, della Val Finale e della Val di Tisa, nonché su strutture a utilizzo stagionale nell’Età del bronzo e nell’Età del ferro all’imbocco della Val Finale e a Penaud. Lo sfruttamento stagionale della già citata Val Senales nell’Età del bronzo avveniva dalla Val Venosta. Con l’ausilio delle analisi petrografiche dei frammenti ceramici provenienti dalle alte quote di tale valle e dei villaggi venostani, si tratta ora di accertare quali insediamenti di tale epoca fossero coinvolti. I sondaggi eseguiti nell’intera vallata hanno rivelato altri siti promettenti (4000 - 300 a.C.), alcuni dei quali oggetto di successivi scavi. In precedenza, le uniche tracce di frequentazione rinvenute in quest’area erano quelle dei cacciatori mesolitici.
La collaborazione interdisciplinare con la paleobotanica (esami di pollini e macroresti), le indagini archeo-zoologiche e le analisi petrografiche dei resti ceramici consentono di ottenere informazioni sulla colonizzazione e le modalità di sfruttamento economico.
Direzione: Andreas Putzer, Museo Archeologico dell’Alto Adige
Partner: Museo Archeologico dell’Alto Adige, Ufficio Beni archeologici della Provincia Autonoma di Bolzano, Istituto di Botanica dell’Università di Innsbruck e Ufficio Geologia e prove materiali della Provincia di Bolzano
Promotore: Museo Archeologico dell’Alto Adige
Finanziamento: Fondo di ricerca dei Musei Provinciali dell’Alto Adige (CUP H36C18000180005)
Pubblicazioni: Putzer, A.: Von Hirtinnen und Bernstein – Prähistorische Weidewirtschaft im Schnalstal. In: Arch. Korrespondenzblatt 42 (2012) 153-170;
Putzer, A.: Königinnen der Almen – Prähistorische Weidewirtschaft im Schnalstal. In: Der Schlern 87 (2013) 3-31;
Putzer, A.: Finailhof. In: Denkmalpflege Jahresbericht (2013) 295-296;
Festi, D. / Putzer, A. / Oeggl, K.: Mid and late Holocene land-use changes in the Ötztal Alps, territory of the Neolithic Iceman “Ötzi”. In: Quaternary International (2013) 1-17;
Putzer, A.: Nicht nur Ötzi – Neufunde aus dem Tisental. In: Prähistorische Zeitschrift, Band 89/1 (2014), 55-71;
Putzer, A. / Festi, D. / Edlmair, S. / Oeggl, K.: The development of human activity in the high altitudes of the Schnals Valley (South Tyrol/Italy) from the Mesolithic to modern periods. In: Journal of Archaeological Science: Reports 6 (2016) 136-147;
Putzer, A. / Festi, D. / Oeggl, K.: Was the Iceman really a herdsman? The development of a prehistoric pastoral economy in the Schnals Valley. In: Antiquity 90 350 (2016) 319–336;
Putzer, A.: L’importanza del territorio di alta montagna per le comunità preistoriche – Il caso di studio “Val Senales”. The role of high alpine landscape for prehistoric communities – The case study Schnals. INCONTRI ANNUALI DI PREISTORIA E PROTOSTORIA, 7 (2019), 38-40;
Oeggl, K. / Festi, D. / Putzer, A.: The onset of alpine pastoral systems in the Eastern Alps. In: Geophysical Research Abstracts, Vol. 17, EGU2015-3879 (2015); Putzer, A.: Schnals - Prähistorische Nutzung eines Hochtales. In: Hye, S. / Töchterle, U. (eds.): UPIKU:TAUKE. Festschrift für Gerhard Tomedi zum 65. Geburtstag. Universitätsforschungen zur prähistorischen Archäologie, Band 339, Universität Innsbruck. Bonn (2019) 469-482;

2015-2016
Determinazione dei campioni di pelle e pelliccia di Ötzi
Tutti i campioni di pelle e pelliccia prelevati dall’Uomo venuto dal ghiaccio sono stati sottoposti a un’indagine per verificarne il DNA, in collaborazione con il laboratorio dell’Istituto per lo studio delle mummie di EURAC. Gli animali da cui sono stati ricavati tali campioni sono in gran parte noti, ma i nuovi metodi di studio hanno ripetutamente portato a rettifiche, consentendo la determinazione della famiglia di animali, ma non dell’esatta specie.
Direzione: EURAC, Istituto per lo studio delle mummie (già Istituto per le mummie e l’Iceman)
Partner: Museo Archeologico dell’Alto Adige, EURAC
Promotore: EURAC
Finanziamento: Dipartimento Innovazione, ricerca e università della Provincia Autonoma di Bolzano - Legge provinciale 14/2006
Pubblicazione: O’Sullivan, N. / Teasdale, M. / Mattiangeli, V. / Maixner, F. / Pinhasi, R. / Bradley, D. / Zink, A.: A whole mitochondria analysis of the Tyrolean Iceman’s leather provides insights into the animal sources of Copper Age clothing. In: Scientific Reports 6 (2016) 31279, doi: 10.1038/srep31279

2018-24
Studi sulla circolazione del rame ai tempi di Ötzi
Indagine sull’origine del materiale delle lame d’ascia dell’Età del rame nell’Europa centrale. Progetto di ricerca avviato nel 2017 con 25 lame d’ascia provenienti da regioni italiane, ampliato nel 2018 con altri 25 pezzi dal Nord Italia/Alto Adige.
Direzione: Günther Kaufmann, Museo Archeologico dell’Alto Adige
Partner: Gilberto Artioli, Università di Padova, Dipartimento di Geoscienze
Promotore: Università di Padova, Dipartimento di Geoscienze
Finanziamento: Fondo di ricerca dei Musei Provinciali dell’Alto Adige (2017: CUP H53C17000200005, estensione 2018: CUP H56C18000170005)
Pubblicazione: Artioli, G. / Angelini, I. / Canovaro, C. / Kaufmann, G. / Villa I.M.: Lead isotopes of prehistoric copper tools define metallurgical phases in Late Neolithic and Eneolithic Italy. In: Nature Scientific Reports (2024) 14:4323,

2024-2025
Archeologia tra guerra e pace – Storia dell’archeologia altoatesina dal 1920 al 1972
Il progetto indaga la storia dell’archeologia in Alto Adige nel periodo del fascismo e del nazionalsocialismo fino alla nascita della “Prima Repubblica Italiana”. L’attenzione è rivolta alle personalità storiche e ai loro contributi alla tutela dei beni culturali, nonché alla prima contestualizzazione storica dei reperti archeologici del periodo tra le due guerre. Il team di ricerca collabora con musei locali e collezioni internazionali per rintracciare reperti scomparsi. Questi verranno esposti in una mostra temporanea a partire da novembre 2025.
Direzione del progetto: Günther Kaufmann e Andreas Putzer, Museo Archeologico dell'Alto Adige
Ente promotore: Museo Archeologico dell'Alto Adige
Finanziamento del progetto: Fondo di ricerca dei Musei Provinciali dell’Alto Adige, CUP H53C2400059000
Pubblicazione: Catalogo della mostra 2026

2016
Archeologia in Oltradige
Questo progetto raccoglie i risultati delle indagini archeologiche condotte in Oltradige. Una pubblicazione conclusiva fornisce una panoramica del periodo di insediamento dal Mesolitico all’Alto Medioevo e ne presenta i principali siti e reperti, consentendo la rielaborazione, per quanto possibile in forma completa, e la pubblicazione di tutte le collezioni accessibili esistenti. Gli oggetti provengono dall’Ufficio Beni archeologici, dal Museo Archeologico dell’Alto Adige, dal Museo Civico di Bolzano, dalle collezioni Mörl di Appiano, dal Museo regionale tirolese Ferdinandeum di Innsbruck e dal Museo del Buonconsiglio di Trento.
Direzione: Günther Kaufmann, Museo Archeologico dell’Alto Adige
Partner: -
Promotore: Museo Archeologico dell’Alto Adige
Finanziamento: -
Pubblicazione: avvenuta il 22 febbraio 2015 quale volume 5 della Collana del Museo Archeologico dell'Alto Adige (anchor link).

2012-14
Vivere nei pressi dell’acqua: un insediamento mesolitico a Salorno
Sotto un affioramento roccioso nei pressi del Galgenbühl/Dos de la Forca di Salorno, è stato rinvenuto un raro insediamento mesolitico, frequentato regolarmente da gruppi di cacciatori-raccoglitori tra l’8.400 e il 7.500 a.C. Durante gli scavi archeologici effettuati tra il 1999 e il 2002, è stato recuperato un vasto materiale: grazie al sedimento calcareo che ricopriva l’area, oltre agli utensili in selce, si sono conservate in modo eccellente numerose ossa animali. Nel progetto di ricerca interdisciplinare “Vivere nei pressi dell’acqua 10.000 anni fa. Risorse, tecnologie e mobilità nel Mesolitico nei pressi del Dos de la Forca di Salorno (Alto Adige)”, il sito è stato sottoposto a un nuovo esame, con l’obiettivo di ottenere informazioni sulle condizioni di vita delle popolazioni nella media Età della pietra in Val d’Adige, con particolare riferimento al loro ambiente. Una caratteristica particolare di tale sito mesolitico, venuta alla luce durante queste indagini, è la presenza e la caccia di gatti selvatici.
Direzione: Museo Archeologico dell’Alto Adige
Partner: Ufficio beni archeologici, Provincia Autonoma di Bolzano
Promotore: Museo Archeologico dell’Alto Adige
Finanziamento: Provincia Autonoma di Bolzano, Dipartimento Innovazione, ricerca e università
Pubblicazioni: Crezzini, J. / Boschin, F. / Boscato P. / Wierer, U.: Wild cats and cut marks: Exploitation of Felis silvestris in the Mesolithic of Galgenbühel/Dos de la Forca (South Tyrol, Italy). Quaternary International 330 (2014) 52-60, http://dx.doi.org/10.1016/j.quaint.2013.12.056;
Arrighi, S. / Bazzanella, M. / Boschin, F. / Wierer, U.: How to make and use a bone “spatula”. An experimental program based on the Mesolithic osseous assemblage of Galgenbühel/Dos de la Forca (Salurn/Salorno, BZ, Italy). In: Quaternary International, Volume 423 (2016) 143-165, https://doi.org/10.1016/j.quaint.2015.11.114;
Wierer, U. / Betti, L. / Gala, M. / Tagliacozzo, A. / Boscato, P.: Seasonality and function of Mesolithic valley-bottom sites: Results from Galgenbühel/Dos de la Forca, Adige valley (South Tyrol, Italian Alps). In: Quaternary International, Volume 423 (2016) 102-122, https://doi.org/10.1016/j.quaint.2015.12.009;
Gala, M. / Tagliacozzo, A. / Wierer, U.: Bird remains from the Mesolithic site Galgenbühel / Dos de la Forca (Salurn, Bozen/Bolzano, Italy) Preistoria Alpina, 48 (2016): 43-51, https://www.muse.it/contrib/uploads/2022/12/PA_48-2016_04_Gala.pdf;
Wierer, U. / Bertola, S.: The Sauveterrian Chert Assemblage of Galgenbühel, Dos de la Forca (Adige Valley, South Tyrol, Italy): Procurement Areas, Reduction Sequences, Tool Making. In: Actes de la séance de la societè préhistorique francaise, Nice 28-29 Mars 2013 (2016) 55, https://www.prehistoire.org/offres/file_inline_src/515/515_P_40036_5783e063c5f9a_10.pdf;
Ottoni, C. / Wierer, U. et al: The palaeogenetics of cat dispersal in the ancient world. In: Nature Ecology & Evolution volume 1 (2017), Article number: 0139, https://www.nature.com/articles/s41559-017-0139, https://doi.org/10.1038/s41559-017-0139

2017-2020
Sabiona II. Gli edifici secolari dell’insediamento d’altura tardoantico
Dal 1978 al 1982, sulla rupe del monastero di Sabiona, sede vescovile almeno dal VI secolo, sono stati condotti scavi sistematici. Il primo volume di studi, “Sabiona I”, è stato pubblicato nel 2015 e ha per oggetto la chiesa paleocristiana sul pendio. Ora verranno pubblicati quelli relativi agli edifici secolari dell’insediamento d’altura tardoantico. Oltre all’indagine su ritrovamenti e reperti, il progetto interdisciplinare prevede ulteriori sondaggi ed esami scientifici (datazione al radiocarbonio, analisi osteologiche e archeo-metallurgiche).
Da questo lavoro si attendono preziose indicazioni per il dibattito sugli insediamenti d’altura tardoantichi/altomedievali nell’arco alpino, oltre a una rivalutazione della rupe di Sabiona, già importante elemento dell’offerta turistica della città di Chiusa, che potrebbe portare in futuro alla realizzazione di un museo.
Direzione: Hans-Peter Kuhnen, Università di Magonza; Günther Kaufmann, Museo Archeologico dell’Alto Adige
Partner: Università di Magonza
Promotore: Museo Archeologico dell’Alto Adige
Finanziamento: Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Assessorato alla Formazione, Università e Ricerca
Pubblicazione: 2025

2012-2016
Insediamento ed economia preistorica delle alte valli alpine interne sull’esempio della Val Senales (Alto Adige )
Gli insediamenti e lo sfruttamento economico della Val Senales sono stati oggetto di analisi attraverso gli scavi archeologici di Fossa e Maso Finale (Putzer 2011), nonché ricerche nelle valli laterali di Penaud e Fosse, le più vicine ai principali insediamenti della Media Venosta. Le indagini archeo-zoologiche hanno lo scopo di fornire informazioni sullo sfruttamento economico degli animali domestici e chiarire la questione dell’allevamento alpino in epoca preistorica, compresa la lavorazione del latte in alta montagna.
Direzione: Museo Archeologico dell’Alto Adige (Andreas Putzer), Università di Innsbruck (Klaus Oeggl)
Partner: Università di Innsbruck
Promotore: Museo Archeologico dell’Alto Adige
Finanziamento: Fondo di ricerca dei Musei Provinciali dell’Alto Adige, CUP B35E12000330003.
Pubblicazioni:
Putzer, A.: Von Hirtinnen und Bernstein – Prähistorische Weidewirtschaft im Schnalstal. In: Arch. Korrespondenzblatt 42 (2012) 153-170;
Putzer, A.: Königinnen der Almen – Prähistorische Weidewirtschaft im Schnalstal. In: Der Schlern 87 (2013) 3-31;
Putzer, A.: Finailhof. In: Denkmalpflege Jahresbericht (2013) 295-296;
Festi, D. / Putzer, A. / Oeggl, K.: Mid and late Holocene land-use changes in the Ötztal Alps, territory of the Neolithic Iceman “Ötzi”. In: Quaternary International (2013) 1-17;
Putzer, A.: Nicht nur Ötzi – Neufunde aus dem Tisental. In: Prähistorische Zeitschrift, Band 89/1 (2014), 55-71;
Putzer, A. / Festi, D. / Edlmair, S. / Oeggl, K.: The development of human activity in the high altitudes of the Schnals Valley (South Tyrol/Italy) from the Mesolithic to modern periods. In: Journal of Archaeological Science: Reports 6 (2016) 136-147;
Putzer, A. / Festi, D. / Oeggl, K.: Was the Iceman really a herdsman? The development of a prehistoric pastoral economy in the Schnals Valley. In: Antiquity 90 350 (2016) 319–336;
Putzer, A.: L’importanza del territorio di alta montagna per le comunità preistoriche – Il caso di studio “Val Senales”. The role of high alpine landscape for prehistoric communities – The case study Schnals. INCONTRI ANNUALI DI PREISTORIA E PROTOSTORIA, 7 (2019), 38-40;
Oeggl, K. / Festi, D. / Putzer, A.: The onset of alpine pastoral systems in the Eastern Alps. In: IEMA. In Druck.
Putzer, A.: Schnals - Prähistorische Nutzung eines Hochtales. In: Hye, S. / Töchterle, U. (eds.): UPIKU:TAUKE. Festschrift für Gerhard Tomedi zum 65. Geburtstag. Universitätsforschungen zur prähistorischen Archäologie, Band 339, Universität Innsbruck. Bonn (2019) 469-482;
