Area di ricerca
Uno sguardo alla ricerca
L’Uomo venuto dal ghiaccio: una straordinaria finestra sul passato
Prima di Ötzi, non era mai stata rinvenuta una mummia congelata così antica e ben conservata, risalente al Neolitico.
Dalla sua scoperta, nel 1991, l’Uomo venuto dal ghiaccio ha fornito preziose informazioni sulla preistoria a numerose discipline scientifiche e umanistiche in tutto il mondo, diventando una rara testimonianza dei risultati che possono essere ottenuti grazie alla ricerca interdisciplinare.
Oltre a coordinare gli studi sulla mummia, lo staff del Museo Archeologico dell’Alto Adige è impegnato in diversi progetti interni, intermuseali, nazionali e internazionali. (link a 3.2. Progetti in corso, Ötzi)
Le persone interessate possono presentare alla Direzione museale una domanda di studio, che verrà valutata dai due Comitati scientifici. (link a 2.1 Domande di studio)
L’archeologia nell’arco alpino meridionale
Le prime tracce di un insediamento umano in Alto Adige risalgono al Mesolitico, ma solo nell’Età del rame l’alta montagna diviene un’area economica e di transito: i reperti dell’epoca testimoniano una mobilità già significativa in termini attuali.
Il Museo Archeologico dell’Alto Adige avvia e supervisiona progetti di ricerca che documentano la vita e la cultura degli abitanti delle Alpi dal periodo post-glaciale a quello carolingio, adottando approcci interdisciplinari in collaborazione con istituzioni internazionali. (link a 3.2. Progetti in corso, non-Ötzi)
I risultati di tale attività sfociano in mostre temporanee su temi archeologici in Alto Adige, in pubblicazioni specialistiche e nella raccolta scientifica “Collana del Museo Archeologico dell’Alto Adige”, edita sin dal 1999 (link a 5.1. monografie).