MAPS – Musei accessibili a persone sorde

(c) ENS – Sezione Bolzano

Musei accessibili a persone sorde

Come rendere un museo accessibile alle persone sorde? È questo il tema al centro di un corso recentemente ospitato al Museo Archeologico dell’Alto Adige, al quale hanno partecipato una quindicina di ragazze e ragazzi sordi.

L’accessibilità dei musei alle persone sorde è stata al centro dei due giorni di formazione ospitati recentemente dal Museo Archeologico dell’Alto Adige, alla quale hanno preso parte una quindicina di ragazze e ragazzi sordi under 35 di lingua italiana e tedesca. Durante il corso, svoltosi interamente in Lingua dei Segni, i giovani partecipanti hanno imparato come rendere un museo accessibile alle persone con disabilità uditiva. Sotto la guida di specialisti del settore, hanno appreso quali sono le buone prassi di servizi museali accessibili, come si realizza un video inclusivo, come si compone un testo in LIS e come si realizza una guida in questo linguaggio.

L’obiettivo è creare dei punti di riferimento a livello locale in materia di qualità e accessibilità, nell’ottica di una collaborazione con i musei e con altre istituzioni culturali per abbattere le barriere della comunicazione.

L’evento è stato organizzato dalla sezione bolzanina dell’Ente nazionale sordi nell’ambito del progetto MAPS – Musei accessibili a persone sorde in collaborazione col museo. Come spiega la vice presidente della sezione di Bolzano Debora Tonoli, “solo fornendo formazione e conoscenza, e rafforzando l’empowerment dei giovani sordi a diventare punti di riferimento sui territori in tema di accessibilità, si può realizzare un servizio culturale veramente accessibile”.

Il corso ha rappresentato inoltre un primo passo per costituire, sul lungo periodo, dei professionisti dei musei – ad esempio delle guide – sordi che si rivolgano a persone affette da questa disabilità. Troppo spesso infatti i percorsi dei musei, con le loro postazioni video e multimediali, non sono in grado di coinvolgere le persone sorde, privandole del diritto di fruire del patrimonio culturale. Margit Tumler, che in qualità di mediatrice ha accompagnato il convegno per conto del Museo Archeologico dell’Alto Adige, è molto curiosa di conoscere i risultati dell’analisi e le raccomandazioni prodotte dai partecipanti: “Spero che possiamo concretizzare queste proposte fin da principio in un nuovo Museo Archeologico.”

 

Foto: I partecipanti al corso sull’accessibilità dei musei alle persone sorde (c) ENS – Sezione Bolzano

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