22.11.2021 - 07.11.2022

STONE AGE CONNECTIONS

Mobilità ai tempi di Ötzi

Già nell’Età del Rame le persone erano sorprendentemente mobili. Commerciavano selce e rame e non scambiavano soltanto merci, ma anche nuove conoscenze e tecniche artigianali. A piedi, con le ciaspole in montagna o con la piroga sull’acqua: così le persone coprivano tragitti sorprendentemente lunghi per tutta l’Europa.

02.04.2019 - 17.11.2019

LOST & FOUND

Archeologia in Alto Adige prima del 1919

Il Museo Archeologico dell’Alto Adige ha rintracciato in tutto il mondo reperti particolari scoperti nel nostro territorio prima del 1919, quando l’attuale Alto Adige faceva ancora parte dell’Impero austro-ungarico. In occasione della mostra temporanea i reperti ritrovati, risalenti a un periodo che va dal neolitico all’alto medioevo, sono esposti per la prima volta in Alto Adige.
01.08.2018 - 19.08.2018

100x100 Achille Castiglioni

Mostra di design al Museo Archeologico dell’Alto Adige

100 regali di 100 amici del designer Achille Castiglioni e una piccola selezione di oggetti della collezione Achille Castiglioni, affiancati dai relativi prodotti industriali, frutto dell’ispirazione, erano esposti al Museo Archeologico di Bolzano.

Una collaborazione tra la Fondazione Achille Castiglioni, la Facoltà di Design e Arti – unibz e il Museo Archeologico dell’Alto Adige - Bolzano.
02.02.2016 - 14.01.2018

HEAVY METAL

Come il rame cambiò il mondo

La mostra temporanea HEAVY METAL ripercorreva la storia del rame. Che conseguenze ebbe la sua scoperta per gli uomini dell’età della pietra e perché questo metallo di un rossastro lucido si nasconde fino a oggi in smartphone, monetine e cavi dell’elettricità?
25.02.2014 - 10.01.2016

FROZEN STORIES

Reperti e storie dai ghiacciai alpini

Il cambiamento climatico ha conseguenze anche archeologiche. Esso porta alla luce oggetti e tracce rimasti nascosti per lungo tempo nei ghiacciai. Da questo punto di vista Ötzi non è il solo caso fortunato: molti altri reperti sono emersi dal ghiaccio e ci raccontano storie del passato. E con ogni nuovo ritrovamento si pone la domanda: cosa spinse gli esseri umani ad andare sui ghiacciai nel corso dei secoli?

22.01.2013 - 19.01.2014

mysteriX

Reperti enigmatici dell’Alto Adige

Sette reperti archeologici unici, dalla preistoria all’epoca romana, pongono la ricerca di fronte a un enigma: come venivano utilizzati? Cosa significano? Nella mostra temporanea del Museo Archeologico dell’Alto Adige, adulti e bambini vestirono i panni degli scienziati sperimentando strumenti e metodi dell’archeologia.

01.03.2011 - 13.01.2013

Ötzi²°

Life. Science. Fiction. Reality

Per celebrare il ventennale del ritrovamento dell’Uomo venuto dal ghiaccio il Museo Archeologico dell’Alto Adige a Bolzano dedicava alla sua celebre mummia l’esposizione temporanea Ötzi20. Tra scienza, costume, cronaca e arte, quattro piani di allestimento mettevano in scena l’impatto di Ötzi su noi contemporanei.

10.03.2009 - 25.10.2009

MUMMIE

Sogno di vita eterna

Oltre 60 mummie e numerosi reperti per un totale di 150 oggetti esposti su una superficie di 1.200 m², accompagnati da 12 installazioni multimediali con i più recenti risultati scientifici e collocati nel loro contesto culturale grazie a pannelli ed immagini. L’esposizione è stata ideata dai Musei Reiss-Engelhorn di Mannheim in Germania, ma a Bolzano è integrata con l’Uomo venuto dal ghiaccio e questo la rende unica, poiché la mummia di Ötzi non può essere trasportata ed esposta al di fuori della cella frigorifera appositamente ideata.

22.01.2008 - 18.05.2008

Segni sulla pelle

Comunicare attraverso la pelle

Prendendo spunto dagli oltre 60 tatuaggi individuati sul corpo dell’Uomo venuto dal ghiaccio, la mostra proponeva esempi di tatuaggi, scarificazioni e pitture corporee nelle diverse culture della preistoria e dell’antichità e ne indagava la funzione, il significato simbolico e il contesto sociale, senza perdere di vista la nostra cultura attuale. Esempi etnografici ampliano e completano la panoramica sul fenomeno delle modificazioni del corpo. In tutto il mondo le persone comunicano tra loro attraverso la pelle. Soprattutto nelle società extra-europee le modificazioni corporee costituiscono un elemento fondamentale nei rituali che accompagnano le diverse fasi della vita degli uomini. L’ornamento del corpo caratterizza l’identità di una persona distinguendola dalle altre e manifestando la propria appartenenza ad una famiglia, un ceto sociale, un gruppo etnico o una comunità religiosa. Che le persone siano state inoltre, stigmatizzate e marchiate per mezzo del tatuaggio è mostrato dagli esempi tratti dall’epoca del colonialismo, del nazionalsocialismo, ma anche dall’antichità greca e romana. Un grande numero di esempi da Nuova Zelanda, Nuova Guinea, India, Guinea, Congo, Brasile centrale, Alaska ed Europa illuminano i diversi aspetti del fenomeno e mettono in evidenza la ricchezza e la complessità delle concezioni del mondo nelle diverse culture.

16.01.2017 - 13.05.2007

Arco & frecce nell’età della pietra

Dall'età della pietra ad oggi

Una mostra per tutta la famiglia. Arco e frecce sono state per millenni tra le principali armi da caccia e da combattimento dei nostri antenati. Venivano utilizzati per procurarsi il cibo e per difendersi dai nemici. Nell'esposizione sono stati mostrati i materiali e gli attrezzi impiegati per la loro costruzione, nonché la loro efficacia e precisione. Nelle manifestazioni collaterali c'era la possibilità di osservare il lavoro degli archeotecnici nella costruzione di archi e frecce e di sperimentare la propria abilità nel tiro con l'arco.

21.02.2006 - 11.06.2006

Immaginarsi la Preistoria

Riflessioni sulla vita quotidiana nella preistoria

Immagini e ricostruzioni archeologiche di scene di vita del passato ci mostrano un quadro idillico della preistoria. Esse si basano solo parzialmente su dati storici concreti e rispecchiano, in ogni caso, il nostro modo di vedere un mondo, in cui si presume valessero ancora valori e rapporti sociali tradizionali. La mostra metteva in discussione il messaggio che queste immagini trasmettono, sottolineando il loro significato all’interno dell’attuale dibattito sui rapporti fra generazioni e generi.

11.08.2006 - 15.11.2006

Il segreto del popolo delle nuvole

La cultura Chachapoya nella foresta di nebbia peruviana

I Chachapoya, originari della foresta amazzonica e insediatisi attorno al 900d.C. nel nord del Perù, si estinsero nel XVI secolo. per molti secoli la loro civiltà fu dimenticata. Nel 1997 venne portata alla luce una necropoli nella Laguna de los Condores. I morti erano stati sepolti in nicchie scavate nelle pareti rocciose. La notizia del sensazionale ritrovamento di oltre 200 mummie fece il giro del mondo. Con oltre 100 reperti archeologici, tra cui dodici mummie umane, due animali mummificati, tessuti e corde annodate, la mostra ricostruiva la storia e la vita quotidiana del misterioso popolo dei Chachapoya.

22.02.2005 - 16.06.2005

Piacere – Piacersi

Bellezza e cura del corpo in epoca romana

Come curavano il loro aspetto i romani? Come si truccavano? Si lavavano i denti? Quali oggetti testimoniano in Alto Adige la cura del corpo in epoca romana? A queste ed altre domande si cercava risposta nella mostra. Reperti di recente scoperta o mai mostrati in pubblico, assieme a riproduzioni e ricostruzioni da toccare e provare, erano al centro della presentazione, per mostrare a studenti ed interessati nuove sfaccettature della vita di uomini e donne in epoca romana.

07.10.2003 - 22.2.2004

I nostri antenati

La storia evolutiva dell’umanità

La mostra pensata appositamente per i bambini esplorava l’evoluzione umana che, allo stato attuale delle conoscenze, ha avuto inizio 7 milioni di anni fa. Erano illustrati l’ambiente, la vita e gli strumenti litici dei nostri antenati, dall’Australopithecus all’Homo sapiens sapiens. Una mostra temporanea del Museo Archeologico dell’Alto Adige in collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale di Verona.

19.11.2002 - 16.02.2003

In dono agli dei

Culti al tempo di Ötzi

La scoperta di un nuovo sito archeologico dell’età del rame sul Pigloner Kopf sul Monte di Mezzo avvenuta nel 1995, ha polarizzato l’attenzione della ricerca archeologica. Guardando lo strapiombante torrione roccioso, i macigni caduti e le profonde fenditure della roccia sorge spontanea la domanda: quale particolare significato aveva questo luogo? E i suoi tesori nascosti ci conducevano nel mondo spirituale dell’età del rame nell’arco alpino.